Questo vitigno prende il nome da Rebo Rigotti, ricercatore presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che realizzò questo incrocio attorno al 1920, con l’intenzione di trovare un sostituto per il Merlot da utilizzare nelle aree meno vocate.
Il vitigno Rebo, frutto dell’incrocio tra Teroldego e Merlot, ha ereditato l’habitus dal primo e la capacità di accumulare zuccheri dal secondo.
Si è ottenuto un vitigno capace di dare vini dalla fragranza dell’autoctono Marzemino ma supportate dalla struttura del Merlot.
Il mosto alla vendemmia risulta simile al Merlot per la dotazione di zuccheri, mentre per l’acidità non si può dire lo stesso in quanto il Rebo possiede uva con acidità maggiore.